Novena a San Pellegrino Laziosi
| Inizio della Novena: | 23 aprile |
| Festa: | 1 maggio |
| Nascita: | 1260 |
| Morte: | 1345 |
| Canonizzato: | 1726 |
Puoi pregare la completa Novena a San Pellegrino Laziosi qui sotto.
Giorno 1
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Primo Giorno
San Peregrino, modello di conversione, ti affidiamo le nostre intenzioni e i nostri peccati. Aiutaci a rivolgerci a Dio con cuore pentito. Intercedi per noi e ottienici la grazia della conversione e del perdono.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
Giorno 2
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Secondo Giorno
Santo Peregrino, tu che hai trovato la forza nella preghiera, intercedi per noi nei nostri momenti di disperazione. Aiutaci a credere nella misericordia di Dio e a rimanere fiduciosi nella sua divina provvidenza nonostante le prove.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
Giorno 3
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Terzo Giorno
Santo Peregrino, protettore dei malati, ti affidiamo tutti coloro che soffrono per la malattia, in particolare i malati di cancro. Intercedi per la loro guarigione fisica e spirituale e dona loro la forza di portare la loro croce con coraggio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
Giorno 4
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Quarto Giorno
Santo Peregrino, miracolosamente guarito da Cristo, intercedi per noi e ottienici grazie di guarigione e di consolazione nella nostra sofferenza. Aiutaci ad accettare la volontà di Dio con umiltà e a trovare la pace in Lui.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
Giorno 5
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Quinto Giorno
San Peregrino, modello di pazienza, rafforzaci nella fede e aiutaci a rimanere saldi nelle nostre convinzioni cristiane. Intercedi per noi affinché possiamo vivere una vita di santità e testimoniare l’amore misericordioso di Dio.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
Giorno 6
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Sesto Giorno
San Peregrino, esempio di carità, aiutaci a imitare il tuo amore per gli altri. Apri i nostri cuori ai bisognosi e ispiraci a condividere l’amore di Dio con i nostri fratelli.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
Giorno 7
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Settimo Giorno
Santo Peregrino, cercatore della volontà di Dio, guidaci lungo il cammino della santità e aiutaci ad ascoltare la voce di Dio nella nostra vita. Intercedi per noi presso il Signore e aiutaci a seguire fedelmente i suoi insegnamenti.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
Giorno 8
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Ottavo Giorno
Santo Peregrino, potente intercessore, ti affidiamo le nostre intenzioni personali e quelle della nostra comunità. Prega per noi affinché possiamo vivere in armonia con Dio e testimoniare il suo amore nel mondo.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
Giorno 9
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Preghiera Introduttiva
Santo Peregrino, tu che hai conosciuto il dolore e la sofferenza e che hai trovato forza e speranza nella fede in Dio, ci rivolgiamo a te oggi per chiedere la tua intercessione presso il Signore (menziona la richiesta qui…).
Preghiera Quotidiana
Nono Giorno
Santo Pellegrino, protettore delle situazioni disperate, ti affidiamo tutte le nostre preoccupazioni e difficoltà. Intercedi per noi presso Dio e ottienici le grazie di cui abbiamo bisogno per vivere una vita di fede, speranza e carità.
Pater, Ave, Gloria
Preghiera Conclusiva
Dio Padre, Onnipotente, ti chiediamo, per l’intercessione di San Pellegrino, aiutaci nella cura del cancro e di evitarlo. Tu ci guarisci e ci aiuti anche attraverso i medici, le infermiere, le medicine e i trattamenti. La sofferenza è entrata nel mondo a causa del peccato che tutti abbiamo, perciò chiediamo il tuo perdono. Tutto ciò che permetti è per la santificazione delle nostre anime. Tu sai cosa è meglio e quando è il migliore. Tu sai tutto. Non sappiamo nulla. Ti consegniamo tutto. Guarisci, o almeno allevia il cancro di … (di’ il nome) e di tutti gli ammalati di tutto il mondo. Siamo nelle tue mani. Tu sei un Padre che non abbandona mai i figli. Nei momenti più difficili, sei ancora più vicino a noi e porti ogni ammalato tra le tue braccia con infinita tenerezza. Nostra Signora della Salute, Consolatora degli Afflitti, confortaci con la tua presenza. Angelo Santo Custode, proteggici e accompagnaci in ogni momento. Amen.
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San Pellegrino Laziosi: Il Santo dei Malati di Cancro
Giovinezza Ribelle a Forlì (1260-1283)
Pellegrino Laziosi nacque nel 1260 a Forlì, una città dell’Emilia-Romagna nell’Italia centrale, in un periodo di grande tumulto politico. L’Italia medievale era lacerata da conflitti tra Guelfi (sostenitori del Papa) e Ghibellini (sostenitori dell’Imperatore del Sacro Romano Impero). Forlì era una città fieramente ghibellina, ostile all’autorità papale.
Pellegrino nacque in una famiglia benestante e rispettata. Fin dalla giovinezza mostrò un carattere forte e appassionato. Come molti giovani della sua città, Pellegrino era un ardente ghibellino, fortemente anti-papale nelle sue convinzioni politiche. Partecipava attivamente alle lotte politiche della città, spesso in modo violento.
La sua famiglia apparteneva alla nobiltà locale e Pellegrino ricevette un’educazione adeguata al suo rango sociale. Era intelligente, eloquente e carismatico - qualità che lo rendevano un leader naturale tra i giovani ghibellini di Forlì. Ma il suo zelo politico lo portava spesso a comportamenti imprudenti e violenti.
L’Incontro con San Filippo Benizi (1283)
L’evento che avrebbe cambiato radicalmente la vita di Pellegrino avvenne nel 1283, quando aveva circa 23 anni.
In quell’anno, Papa Martino IV inviò a Forlì San Filippo Benizi, priore generale dell’Ordine dei Servi di Maria, come pacificatore papale. La missione di San Filippo era riconciliare la città ribelle con la Santa Sede e ristabilire la pace.
I ghibellini di Forlì, furiosi per questa intromissione papale, organizzarono dimostrazioni violente contro San Filippo. Pellegrino Laziosi era tra i più facinorosi. Quando San Filippo tentò di predicare nella piazza pubblica di Forlì, esortando i cittadini alla pace e alla riconciliazione con il Papa, Pellegrino e i suoi compagni lo interruppero con grida e insulti.
La situazione degenerò rapidamente. Pellegrino, accecato dall’ira politica e dall’odio anti-papale, si fece strada tra la folla e colpì San Filippo al volto con un pugno violento, causandogli un grave sanguinamento.
Ci si sarebbe aspettati che San Filippo reagisse con rabbia o almeno si ritirasse. Invece, accadde qualcosa di straordinario: il santo anziano non rispose con violenza né con parole dure. Si asciugò il sangue dal volto, guardò Pellegrino con occhi pieni di compassione e perdono, e disse dolcemente: “Figlio mio, ti perdono. Possa la Vergine Maria toccare il tuo cuore.”
Poi, con dignità serena, si ritirò dalla piazza.
La Conversione Miracolosa
Quel gesto di perdono totale e quell’espressione di compassione pura colpirono Pellegrino come un fulmine. Tornò a casa sconvolto, incapace di dimenticare lo sguardo del santo che aveva colpito, quello sguardo pieno non di condanna ma di amore.
Quella notte, Pellegrino non riuscì a dormire. La coscienza lo tormentava. Per la prima volta nella sua vita, vide con chiarezza la brutalità delle sue azioni, l’odio che aveva coltivato nel cuore, la lontananza da Dio in cui era vissuto. L’umiltà e il perdono di San Filippo avevano frantumato la sua corazza di orgoglio e violenza.
Secondo la tradizione, quella stessa notte Pellegrino ebbe una visione della Beata Vergine Maria, che lo esortò a cercare San Filippo, a pentirsi, e a dedicare la sua vita a Dio.
Il mattino seguente, Pellegrino cercò San Filippo. Lo trovò in preghiera in una chiesa fuori dalle mura della città. Si gettò ai piedi del santo, piangendo amaramente, e chiese perdono per la sua violenza e i suoi peccati.
San Filippo lo accolse con gioia paterna. Parlò a lungo con il giovane della misericordia infinita di Dio, dell’amore di Cristo che aveva perdonato i suoi crocifissori, della chiamata alla conversione e alla santità. Pellegrino confessò tutti i suoi peccati e ricevette l’assoluzione sacramentale.
In quel momento, l’ardente ghibellino violento morì, e nacque un nuovo Pellegrino - un uomo dedicato totalmente a Cristo e alla sua Chiesa.
L’Ingresso nell’Ordine dei Servi di Maria (1283)
La conversione di Pellegrino fu totale e radicale. Non gli bastava semplicemente cambiare vita e vivere da cristiano laico. Sentiva una chiamata bruciante a dedicare completamente la sua vita a Dio, a riparare con una vita di penitenza e servizio la violenza e l’odio del suo passato.
Su consiglio di San Filippo Benizi, Pellegrino chiese di entrare nell’Ordine dei Servi di Maria (conosciuti anche come Serviti), un ordine mendicante fondato a Firenze nel 1233 da sette mercanti che avevano lasciato tutto per vivere in povertà, preghiera e servizio alla Madonna.
San Filippo accettò la sua richiesta e Pellegrino entrò nel convento dei Serviti a Siena per il noviziato. La famiglia di Pellegrino, benestante e con ambizioni per lui, fu sconvolta dalla sua decisione. Cercarono di dissuaderlo, offrendogli ricchezze, posizione sociale, un buon matrimonio. Ma Pellegrino rimase irremovibile. Aveva trovato un tesoro più prezioso di ogni ricchezza terrena.
Nel convento, Pellegrino abbracciò la vita religiosa con lo stesso zelo ardente che un tempo aveva dedicato alla politica ghibellina. Ma ora quel fuoco interiore era diretto verso Dio.
Si distinse immediatamente per:
- Penitenza severa: Digiunava spesso a pane e acqua, dormiva poco, passava lunghe ore in preghiera notturna
- Obbedienza perfetta: Obbediva ai superiori con gioia e prontezza, anche negli incarichi più umili
- Studio appassionato: Studiava intensamente la Scrittura, la teologia, i Padri della Chiesa
- Devozione mariana: Sviluppò una tenerissima devozione alla Vergine Maria, Madre di Dio e Madre dell’Ordine Servita
Il Ministero Sacerdotale a Forlì (1285-1345)
Dopo il noviziato a Siena e gli studi teologici, Pellegrino fu ordinato sacerdote nel 1285, a circa 25 anni. I superiori dell’Ordine, riconoscendo le sue virtù straordinarie, decisero di mandarlo di nuovo a Forlì - la città dove era nato, la città dove aveva colpito San Filippo Benizi.
Tornare a Forlì come sacerdote servita deve essere stato emotivamente difficile per Pellegrino. Tutti nella città lo conoscevano come l’ex ghibellino violento. Ora tornava come umile frate mendicante, predicatore della pace e del Vangelo.
Il convento servita di Forlì divenne la sua casa per i successivi sessant’anni della sua vita. Lì visse una vita di incredibile santità che avrebbe edificato generazioni di fedeli.
Il suo ministero si caratterizzava per:
1. Predicazione potente: Pellegrino era un predicatore straordinario. Parlava con eloquenza, passione e convinzione profonda. Migliaia venivano ad ascoltarlo. La sua predicazione enfatizzava:
- La misericordia infinita di Dio verso i peccatori
- La necessità di conversione sincera
- L’amore per la Vergine Maria
- La pace e la riconciliazione (particolarmente importante in un’Italia lacerata da conflitti)
2. Confessionale: Passava lunghe ore nel confessionale, ascoltando le confessioni dei fedeli con pazienza infinita, offrendo consiglio saggio, assolvendo con gioia i penitenti. La sua fama di confessore sapiente e misericordioso si diffuse in tutta la regione.
3. Cura dei malati: Pellegrino aveva un amore speciale per i malati e i sofferenti. Visitava gli ospedali, assisteva i moribondi, confortava gli afflitti. Pregava per i malati e molti miracoli di guarigione furono attribuiti alle sue preghiere già durante la sua vita.
4. Vita di preghiera: Nonostante il ministero attivo, Pellegrino manteneva una vita di preghiera intensa. Si dice che passasse intere notti in preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Spesso fu visto in estasi durante la preghiera, sollevato da terra, il volto luminoso.
La Regola dello Stare in Piedi
Una delle pratiche ascetiche più straordinarie di San Pellegrino fu la sua risoluzione di non sedersi mai durante le ore notturne di preghiera.
Prese questa risoluzione come penitenza per i peccati della sua giovinezza e come atto di amore verso Cristo, che aveva sofferto stando in piedi durante la flagellazione e la crocifissione.
Per circa trent’anni, dalle ore canoniche della sera fino all’alba, Pellegrino rimase in piedi - pregando, meditando, intercedendo per i peccatori e i malati. Camminava lentamente per il convento, si fermava davanti all’altare, si inginocchiava brevemente, ma non si sedeva mai.
Questa penitenza straordinaria alla fine avrebbe avuto conseguenze fisiche terribili - ma anche avrebbe aperto la strada a uno dei miracoli più famosi della storia della santità cristiana.
La Malattia Terribile: Il Cancro alla Gamba
Dopo trent’anni di questa pratica ascetica severissima, quando Pellegrino aveva circa 60 anni, le conseguenze fisiche divennero evidenti.
Sviluppò una piaga alla gamba destra, vicino al piede. Inizialmente sembrava un’ulcera varicosa comune, risultato della prolungata posizione eretta. Pellegrino la ignorò, considerandola una piccola sofferenza da offrire a Dio.
Ma la piaga peggiorò progressivamente. Divenne più grande, più profonda, più dolorosa. La carne cominciò a decomporsi. Un odore nauseabondo emanava dalla ferita. Il dolore divenne lancinante, ma Pellegrino continuava il suo ministero, nascondendo la sofferenza dietro un sorriso sereno.
Finalmente i suoi confratelli si accorsero della gravità della situazione. Insistettero perché fosse visitato dai medici.
I medici esaminarono la gamba e la loro diagnosi fu terribile: Pellegrino aveva un cancro avanzato alla gamba. La carne era necrotica, l’infezione si stava diffondendo, la cancrena era imminente.
La prognosi era unanime e definitiva: se la gamba non fosse stata amputata immediatamente, Pellegrino sarebbe morto entro pochi giorni per setticemia.
La Notte Prima dell’Amputazione
L’amputazione fu programmata per il giorno seguente. Nella medicina del XIV secolo, prima dell’anestesia moderna, l’amputazione era una procedura orribile e dolorosissima. Il paziente veniva tenuto fermo mentre il chirurgo segava attraverso l’osso con una sega. La mortalità era altissima, sia per lo shock che per l’infezione post-operatoria.
Pellegrino accettò la decisione dei medici con calma e sottomissione. Disse semplicemente: “Sia fatta la volontà di Dio.”
Ma chiese un favore: una notte finale di preghiera prima dell’operazione.
Quella notte, Pellegrino si trascinò dolorosamente fino alla sala capitolare del convento, dove c’era un grande crocifisso. Si inginocchiò davanti a Cristo crocifisso e cominciò a pregare.
Pregò per ore, meditando sulla Passione di Cristo, unendo le sue sofferenze a quelle del Salvatore. Pianse pensando a tutti i peccati della sua giovinezza. Ringraziò Dio per la grazia della conversione, per gli anni di vita religiosa, per il privilegio di soffrire per amore di Cristo.
Verso la mezzanotte, secondo la tradizione, accadde qualcosa di straordinario.
Il Miracolo della Guarigione
Mentre Pellegrino pregava in agonia davanti al crocifisso, ebbe una visione.
Vide Cristo scendere dalla croce. Il Signore si avvicinò a lui, si chinò, e toccò delicatamente la sua gamba cancrenosa con la mano divina.
In quel momento, Pellegrino sentì un calore intenso diffondersi attraverso la gamba. Il dolore lancinante svanì istantaneamente. Una pace profonda riempì il suo cuore.
Poi la visione svanì e Pellegrino si ritrovò solo nella sala capitolare, ancora inginocchiato davanti al crocifisso.
Guardò la sua gamba. Con stupore incredulo, vide che la piaga terribile era completamente scomparsa. La carne necrotica e cancrenosa era stata sostituita da pelle nuova, sana, perfettamente guarita. Non c’era traccia della malattia. Era come se la gamba non fosse mai stata malata.
Pellegrino pianse di gioia e gratitudine. Si alzò - e camminò normalmente, senza dolore, senza difficoltà.
Il mattino seguente, quando i chirurghi arrivarono per l’amputazione, trovarono Pellegrino in piedi, completamente guarito. Esaminarono la gamba con incredulità. Non c’era alcun segno di cancro, di cancrena, di infezione. Era una guarigione completa, istantanea, scientificamente inspiegabile.
I medici, i confratelli, tutta Forlì vennero a conoscenza del miracolo. La fama di Pellegrino si diffuse in tutta Italia.
Ma Pellegrino attribuì tutto alla misericordia di Dio e all’intercessione della Vergine Maria. Continuò la sua vita di umiltà, preghiera e servizio come se nulla fosse accaduto.
Gli Ultimi Anni (1345)
Dopo il miracolo della guarigione, Pellegrino visse altri anni in perfetta salute. Continuò il suo ministero sacerdotale con rinnovato vigore, predicando, confessando, visitando i malati.
La sua reputazione di santità era ormai diffusa in tutta l’Italia. Migliaia venivano in pellegrinaggio a Forlì per vederlo, ascoltarlo, ricevere la sua benedizione, chiedere le sue preghiere.
Ma Pellegrino rimase sempre umile. Evitava gli onori, preferiva il nascondimento, attribuiva ogni grazia a Dio.
Morì l’1 maggio 1345, all’età di circa 85 anni, dopo sessant’anni di vita religiosa esemplare.
Morì serenamente, circondato dai suoi confratelli, dopo aver ricevuto i sacramenti. Le sue ultime parole furono: “Maria, Madre mia, vieni.”
Immediatamente dopo la sua morte, cominciarono a verificarsi miracoli alla sua tomba. Malati venivano guariti, paralitici camminavano, ciechi vedevano. La venerazione popolare fu immediata e universale.
Beatificazione e Canonizzazione
Il processo di beatificazione di Pellegrino iniziò relativamente presto, ma procedette lentamente secondo i rigorosi standard della Chiesa.
1609: Papa Paolo V lo beatificò, riconoscendo ufficialmente la sua santità eroica e permettendo la venerazione pubblica.
1726: Papa Benedetto XIII lo canonizzò solennemente, iscrivendolo nell’albo dei santi della Chiesa universale.
Durante il processo di canonizzazione, furono esaminati meticolosamente numerosi miracoli attribuiti alla sua intercessione, particolarmente guarigioni da cancro e altre malattie gravi.
Patronato dei Malati di Cancro
San Pellegrino è universalmente riconosciuto come patrono dei malati di cancro - una delle malattie più temute dell’umanità.
Questo patronato deriva ovviamente dalla sua miracolosa guarigione dal cancro alla gamba. Ma c’è una ragione più profonda: Pellegrino sapeva cosa significava affrontare il cancro. Conosceva il terrore della diagnosi, il dolore fisico, la prospettiva della morte imminente. E nella sua esperienza aveva trovato che solo Cristo poteva dare vera guarigione - fisica quando era la volontà di Dio, ma sempre spirituale.
I malati di cancro che pregano San Pellegrino trovano in lui:
- Un intercessore potente che comprende la loro sofferenza
- Un esempio di come affrontare la malattia con fede e pazienza
- Speranza nella possibilità di guarigione miracolosa
- Conforto nell’unire le proprie sofferenze a quelle di Cristo
È importante notare che San Pellegrino non è invocato solo per guarigioni fisiche. È invocato anche per:
- La grazia di accettare la volontà di Dio nella malattia
- La forza di sopportare la sofferenza con pazienza cristiana
- Il conforto spirituale nei momenti di paura
- La pace interiore di fronte alla morte
- La guarigione spirituale e la conversione
Il Santuario di San Pellegrino a Forlì
Il convento servita di Forlì, dove San Pellegrino visse per sessant’anni, divenne un importante santuario.
La chiesa fu ampliata e abbellita nel corso dei secoli. Nel 1600 fu costruita una cappella magnifica dedicata specificamente a San Pellegrino, dove furono collocate le sue reliquie.
La cappella divenne (e rimane) meta di pellegrinaggio per migliaia di malati di cancro da tutto il mondo. Le pareti sono coperte da ex-voto - tavolette dipinte, fotografie, lettere - lasciati da persone che hanno ricevuto grazie attraverso l’intercessione del santo.
La devozione a San Pellegrino si diffuse particolarmente in:
- Italia: Naturalmente, essendo un santo italiano
- Stati Uniti: Portata dagli immigrati italiani, la devozione fiorì particolarmente a Chicago (National Shrine of St. Peregrine) e in altre città con grandi comunità italiane
- America Latina: Particolarmente in Argentina, Brasile, Messico
- Filippine: Dove la devozione ai santi guaritori è molto forte
I Miracoli Continuano
Dai tempi della canonizzazione fino ad oggi, innumerevoli miracoli sono stati attribuiti all’intercessione di San Pellegrino. Mentre la Chiesa esamina ufficialmente solo una piccola frazione di questi casi, i santuari dedicati al santo sono pieni di testimonianze di persone che affermano di aver ricevuto guarigioni o grazie speciali.
Alcuni esempi storicamente documentati:
1609: Durante il processo di beatificazione, fu esaminato il caso di una donna di Bologna con cancro al seno avanzato, dichiarata incurabile dai medici. Dopo nove giorni di preghiera a Pellegrino, il tumore scomparve completamente.
1726: Il miracolo che convinse Papa Benedetto XIII a procedere con la canonizzazione fu la guarigione istantanea di un uomo di Roma con cancro alla gola, che stava soffocando e che fu guarito toccando una reliquia di San Pellegrino.
Tempi moderni: Anche nell’era della medicina moderna, continuano a essere riportate guarigioni attribuite a San Pellegrino - casi in cui tumori maligni scompaiono inspiegabilmente, dove la chemioterapia funziona miracolosamente bene contro ogni aspettativa, dove pazienti terminali guariscono completamente.
Naturalmente, la Chiesa è molto prudente nel dichiarare ufficialmente un miracolo moderno. Ma la fede dei malati non ha bisogno di approvazione ufficiale - pregano San Pellegrino con fiducia semplice, come bambini che chiedono aiuto a un padre amorevole.
Lezioni Spirituali dalla Vita di San Pellegrino
La vita di San Pellegrino offre ricche lezioni spirituali per tutti i cristiani:
1. La conversione è sempre possibile: Pellegrino era un giovane violento, pieno di odio, che colpì fisicamente un santo. Eppure Dio lo trasformò in un santo straordinario. Nessuno è troppo peccatore per essere salvato.
2. Il perdono cambia i cuori: Fu il perdono di San Filippo Benizi, non la condanna o la punizione, che convertì Pellegrino. Il perdono cristiano ha un potere trasformante che la vendetta non possiede mai.
3. La penitenza generosa: Dopo la conversione, Pellegrino non si accontentò di una vita cristiana mediocre. Abbracciò una penitenza severa per riparare i peccati passati. Questo ci ricorda che la conversione autentica porta a cambiamenti radicali di vita.
4. La sofferenza unita a Cristo ha valore: Pellegrino non sprecò la sua sofferenza lamentandosi. L’unì consapevolmente alla Passione di Cristo, dando alla sua malattia un significato redentivo.
5. Dio può trarre bene dal male: La malattia terribile di Pellegrino divenne l’occasione per un miracolo che avrebbe dato speranza a milioni di malati nei secoli successivi. Dio può sempre trasformare il male in bene.
6. L’umiltà attrae la grazia: Nonostante i miracoli e la fama, Pellegrino rimase umile. Questa umiltà lo mantenne aperto alla grazia divina.
San Pellegrino e la Sofferenza Cristiana
Forse la lezione più importante di San Pellegrino riguarda il significato cristiano della sofferenza.
Nella visione cristiana, la sofferenza non è:
- Una punizione arbitraria da un Dio crudele
- Priva di significato o scopo
- Qualcosa da evitare a tutti i costi
- Un segno di mancanza di fede
Piuttosto, quando è accettata con fede e unita a Cristo, la sofferenza diventa:
- Partecipazione alla Passione redentrice di Cristo
- Mezzo di purificazione e santificazione
- Opportunità di testimoniare la fede
- Strumento di intercessione per gli altri
- Via privilegiata di unione con Dio
San Pellegrino incarnò perfettamente questa comprensione cristiana della sofferenza. Non cercò la malattia (non era masochismo), ma quando venne, l’accettò come un dono, un’opportunità di amare Cristo più profondamente.
Conclusione: Il Santo della Speranza per i Malati
San Pellegrino Laziosi rimane una figura di straordinaria speranza per tutti coloro che affrontano malattie gravi, particolarmente il cancro.
La sua vita ci ricorda che:
- Dio ascolta le preghiere dei malati
- I miracoli sono possibili
- Anche quando la guarigione fisica non viene, Dio offre grazia spirituale sufficiente
- La sofferenza può diventare una via di santificazione
- Non siamo soli nella malattia - abbiamo intercessori potenti in cielo
Per i malati di cancro che pregano questa novena, San Pellegrino offre non solo la possibilità di guarigione fisica, ma soprattutto la certezza dell’amore di Dio, la compagnia spirituale nella sofferenza, e la speranza - sia per questa vita che per l’eternità.
Come scrisse Papa Benedetto XVI: “San Pellegrino ci insegna che nella malattia, come in ogni aspetto della vita, ciò che conta non è tanto ciò che ci accade, ma come rispondiamo a ciò che ci accade. La risposta di fede trasforma ogni sofferenza in un’opportunità di grazia.”
O San Pellegrino Laziosi, patrono dei malati di cancro, prega per noi!