Novena a Santa Caterina da Siena

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Informazioni su Novena a Santa Caterina da Siena
Inizio della Novena:20 aprile
Festa:29 aprile
Nascita:1347
Morte:1380
Santo patrono di Europa, Italia, infermiere, prevenzione incendi, tentazioni sessuali, malattie, perdita dei genitori
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Puoi pregare la completa Novena a Santa Caterina da Siena qui sotto.

Giorno 1

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Primo Giorno

Per quello spirito di orazione che voi aveste fin da bambina, per cui in essa metteste tutte le vostre delizie, e con l’angelica salutazione tante volte da voi ripetuta quanti erano i gradini delle scale che vi avveniva di ascendere ossequiaste continuamente la santa vergine Maria, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di amare anche noi a vostro esempio l’esercizio della preghiera, e di farla sempre con quelle condizioni che la rendano degna d’esaudimento.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Giorno 2

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Secondo Giorno

Per quell’affetto particolare che voi portaste, o gran Santa, alla virtù della purità, per cui di otto anni vi consacraste al Signore con voto irrevocabile, e col radervi il capo, con il gemere, col sospirare, rigettaste in progresso le più onorevoli offerte di vantaggiosissimo collocamento, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di esser sempre ancor noi saldi di mente, di cuore e di costume, o di aborrire con odio sommo tutto quello che offende anche leggermente una virtù così sublime che solleva gli uomini alla sfera degli Angeli e li rende l’oggetto più caro delle divine compiacenze.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Giorno 3

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Terzo Giorno

Per quello spirito di ritiro che voi aveste, o gran Santa, per cui non desideraste mai di essere veduta da altri che dal vostro Gesù, e distratta da continuo occupazioni nella vostra famiglia, sapeste fabbricarvi una tal solitudine nel vostro cuore da aver sempre la mente occupata da pensieri di Paradiso, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di amare anche noi la solitudine e il ritiro, malgrado tutti li inviti che ne farà il mondo di partecipare ai suoi spettacoli, allo sue pompe, e di aver sempre rivolti a Dio i pensieri della nostra mente in mezzo a tutte le occupazioni anche più distrattive del nostro stato.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Giorno 4

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Quarto Giorno

Per quello spirito di penitenza che voi aveste, o gran Santa, fin dagli anni della vostra infanzia, quando puniste con le più ingegnose o afflittive mortificazioni la vostra condiscendenza di una sola volta a chi vi consigliava la delicatezza o l’abbigliamento, quindi associata al Terz’ Ordine Domenicano, edificaste tutto il mondo con l’astenervi perpetuamente dal vino e dalle carni, e quasi ancora dal sonno, non alimentandovi d’altro che di erbe crude, non dormendo se non pochissimo e sulle nude tavole, per impiegare tutte le ore in orazione, col portar sempre d’intorno al vostro corpo un doloroso cilicio, con il macerare la vostra carne con tre discipline ogni giorno, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di osservar sempre fedelmente quelle astinenze e quei digiuni che ne Comanda la Chiesa, di tollerar con pazienza tutto quello che di afflittivo si degnerà Iddio di ordinare a nostro bene o di mortificare spontaneamente tutte le inclinazioni perverse del nostro cuore e i desideri smoderati dei nostri sensi, affine di aver anche noi la necessaria somiglianza con il nostro esemplare crocifisso.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Giorno 5

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Quinto Giorno

Per quell’eroica carità che vi mosse, o gran Santa, a servire spontaneamente e medicare di propria mano le povere inferme abbandonate da tutti per la schifosità e poi fetore delle cancrenose loro piaghe, e dalle quali non foste rimontata che con ingiurie, villanie e calunnie le più disonoranti, otteneteci dal Signore la grazia di esser sempre anche noi egualmente pronti a soccorrere il nostro prossimo in ogni sua necessità ed a perdonare generosamente, anzi ricambiare con benefici, tutti gli oltraggi che ci venissero fatti, affinché meritiamo in questa vita e nell’altra la beatitudine promossa ai veri mansueti e ai veri misericordiosi.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Giorno 6

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Sesto Giorno

Per quell’ammirabile fortezza che, con il raddoppiamento delle orazioni, delle austerità e del fervore voi dimostraste, o gran Santa, contro tutte le podestà dell’interno che scatenate contro di voi vi perseguitarono per tanto tempo con le immagini le più indegne nelle tentazioni le più violente, e per la quale riportaste in premio dal divin vostro Sposo, oltre la famigliarità di parlare e trattare con i suoi Santi e con la stessa sua madre Maria, i rapimenti, le estasi, le rivelazioni e le più intime comunicazioni con Lui, fino ad essere col dono sensibile di un ricco anello dichiarata sua sposa, otteneteci, vi preghiamo, la grazia d’essere anche noi egualmente forti contro gli assalti dei nostri spirituali nemici, affinché sia premio della nostra fedeltà il crescere sempre ogni giorno nell’amore divino, fino a meritarci con sicurezza l’unione inseparabile col sommo Bene.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Giorno 7

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Settimo Giorno

Per quel lume soprannaturale, cui foste miracolosamente dotata, o gran Santa, per cui poteste servire con molte lettere di consigliera agli stessi romani Pontefici, e venire personalmente da loro consultata, e scoprir loro quello che avevano risoluto nel proprio cuore, ed ottenere da loro la tanto sospirata ripristinazione della Santa Sede in Roma, di cui era priva da settant’anni, otteneteci dal Signore la grazia di conoscer sempre nei nostri dubbi quello che è più conforme ai voleri di Dio e più conveniente alla salute dell’anima nostra, affinché dallo nostre risoluzioni derivi l’accrescimento così del nostro fervore davanti a Dio, come della nostra edificazione riguardo al prossimo.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Giorno 8

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Ottavo Giorno

Per quella singolarissima divozione che voi aveste, o gran Santa, a Gesù Cristo sacramentato, per cui foste più volte comunicata di sua mano e dissetata al suo costato col divino suo Sangue, quindi perduto il gusto degli alimenti, duraste per otto anni dal principio della Quaresima fino al giorno dell’Ascensione senza cibarvi di altro che della santissima Eucaristia, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di portare al santissimo Sacramento un amore simile al vostro, onde facciamo nostra delizia il trattenerci a lungo alla sua presenza, il frequentemente riceverlo nel nostro petto, e il procurargli in ogni circostanza la maggior possibile glorificazione.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

Giorno 9

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Nono Giorno

Per quell’amore straordinario che voi aveste ai patimenti per cui ascriveste a gran ventura il soffrire nelle invisibili stimmate tutti i dolori di un corpo crocifisso, e sorpresa dall’ultima infermità, vi rendeste spettacolo di ammirazione a tutto il mondo per la serenità e per la gloria con cui soffriste i tormenti più spaventosi, otteneteci dal Signore la grazia di ricever con cristiana rassegnazione, anzi con santa allegrezza tutte lo croci con che Iddio si compiacerà di visitarci, affinché, dopo avere portata la mortificazione di Cristo nelle nostre membra, possiamo con voi partecipare alla pienezza della sua beatitudine nella casa dell’eternità.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

Santa Caterina da Siena, prega per noi.

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Santa Caterina da Siena: Dottore della Chiesa e Patrona d’Italia

Infanzia e Prima Vocazione

Caterina Benincasa nacque a Siena il 25 marzo 1347, nella festa dell’Annunciazione, ventiquattresima di venticinque figli in una famiglia di tintori. Suo padre, Jacopo Benincasa, era un onesto artigiano tintore, e sua madre, Lapa Piacenti, una donna forte e pratica che gestiva la numerosa famiglia.

Fin dalla più tenera età, Caterina manifestò una straordinaria inclinazione alla preghiera e alla contemplazione. All’età di sei anni, mentre tornava a casa con il fratello dopo aver visitato la sorella sposata, ebbe la sua prima visione mistica. Vide Cristo seduto su un trono glorioso, vestito in abiti pontificali, circondato dagli apostoli Pietro, Paolo e Giovanni. Gesù la guardò con amore, sorrise e le diede la sua benedizione.

Questa esperienza segnò profondamente la piccola Caterina, che da quel momento cominciò a cercare la solitudine per pregare. Trovava luoghi appartati nella casa o nella cantina per dialogare con Dio. Spesso recitava l’Ave Maria su ogni gradino delle scale che saliva, manifestando così la sua tenera devozione alla Madonna.

Il Voto di Verginità e la Resistenza Familiare

All’età di sette anni, Caterina fece privatamente voto di verginità perpetua, consacrandosi interamente a Cristo. Questo voto divenne la roccia su cui si costruì tutta la sua vita spirituale.

Quando raggiunse l’adolescenza, i genitori cominciarono a pensare al suo matrimonio. Sua sorella maggiore, Bonaventura, sposata e molto amata da Caterina, si unì agli sforzi dei genitori per convincerla ad accettare un marito. Per accontentare la sorella, Caterina permise che le fossero curati i capelli e che si vestisse con più eleganza, ma quando Bonaventura morì improvvisamente di parto, Caterina vide in questo evento un segno divino del dispiacere di Dio per la sua condiscendenza.

Profondamente pentita, Caterina si tagliò i capelli e rifiutò categoricamente ogni proposta di matrimonio. I genitori, specialmente la madre Lapa, non capivano la vocazione della figlia e intensificarono la pressione. Le tolsero la camera privata, la costrinsero a fare tutti i lavori domestici più pesanti, le negarono tempo per la preghiera, sperando di piegarla con la fatica.

Ma Caterina trasformò questa persecuzione in opportunità spirituale. Immaginò che la casa fosse la santa casa di Nazareth: suo padre era Gesù, sua madre Maria, i fratelli e le sorelle gli apostoli. Serviva tutti con gioia, vedendo Cristo in ciascuno. Nel suo cuore costruì una “cella interiore” dove si ritirava spiritualmente anche mentre le sue mani erano occupate nei lavori domestici.

L’Entrata nel Terz’Ordine Domenicano

Dopo una visione in cui San Domenico le apparve e la incoraggiò a perseverare, Caterina chiese insistentemente di essere ammessa al Terz’Ordine Domenicano (le Mantellate), un gruppo di laiche consacrate che vivevano nelle proprie case e si dedicavano alle opere di carità, specialmente alla cura dei malati.

Le Mantellate erano solite accettare solo vedove, ma Caterina insistette. A sedici anni, dopo che una grave malattia (probabilmente il vaiolo) la rese temporaneamente sfigurata, convincendo così i genitori che nessuno l’avrebbe più voluta in sposa, fu finalmente ammessa al Terz’Ordine nel 1363, ricevendo il caratteristico abito bianco e nero domenicano.

Gli Anni di Solitudine e Formazione Mistica (1363-1366)

Per tre anni, Caterina visse in quasi completa solitudine in una piccola stanza della casa paterna. Usciva solo per la Messa quotidiana nella vicina chiesa di San Domenico. Passava il tempo in preghiera, digiuno, contemplazione e severe penitenze corporali.

Durante questi anni, Caterina attraversò intensissime esperienze mistiche. Fu tentata violentemente dal demonio con immagini impure e pensieri di disperazione. Una volta, dopo una tentazione particolarmente feroce, le apparve Gesù e le chiese: “Dov’eri, Signore, quando il mio cuore era così afflitto da pensieri impuri?” Gesù rispose: “Ero nel tuo cuore, figlia mia.” “Come potevi essere nel mio cuore quando era pieno di pensieri così vili?” chiese Caterina. “Quei pensieri ti davano piacere o dolore?” “Dolore estremo e amarezza.” “Chi ti dava quel dolore se non io, nascosto nel tuo cuore?”

Questo insegnamento fu fondamentale per Caterina: comprese che le tentazioni non sono peccato finché la volontà non vi consente, e che Dio è presente anche nel momento della prova.

Il culmine di questi tre anni fu la visione del “Matrimonio Mistico” con Cristo. Era l’ultimo giorno di Carnevale del 1366. Mentre tutta Siena festeggiava nelle strade, Caterina pregava nella sua camera. Le apparvero la Madonna, San Giovanni Evangelista, San Paolo, San Domenico e il profeta Davide con un’arpa. La Vergine prese la mano di Caterina e la pose in quella di Gesù, il quale le mise al dito un anello d’oro con un magnifico diamante circondato da perle, dicendo: “Io, tuo Creatore e Salvatore, ti sposo nella fede, che conserverai sempre pura fino a quando celebrerai con me in cielo le tue nozze eterne.”

Da quel momento, Caterina vide sempre quell’anello al suo dito, anche se era visibile solo a lei.

Il Ritorno alla Vita Attiva: Carità Eroica

Dopo il matrimonio mistico, Cristo ordinò a Caterina di lasciare la sua solitudine e di dedicarsi attivamente alla carità verso il prossimo. Obbediente, Caterina si gettò nel servizio ai poveri e ai malati, specialmente nell’ospedale di Santa Maria della Scala.

La sua carità fu davvero eroica. Cercava i casi più ripugnanti e difficili, quelli che tutti gli altri evitavano. Curò pazienti con cancro in stato avanzato, con piaghe putride e maleodoranti, con lebbra. Li lavava, li medicava, li nutriva con le proprie mani, passando intere notti al loro capezzale.

Due casi sono particolarmente famosi. Una donna di nome Palmerina, affetta da lebbra e cancro al seno, era così sgradevole che nessuno la assisteva. Caterina si prese cura di lei personalmente, ma Palmerina, di carattere difficile, la ripagava con insulti, ingratitudine e persino calunnie pubbliche, accusandola di immoralità. Caterina sopportò tutto con pazienza, continuando a servirla fino alla morte.

Un altro caso fu quello di Andrea, una donna con un cancro al seno così avanzato che l’odore era insopportabile. Caterina la curava con dedizione, ma un giorno, sentendosi sopraffatta dalla ripugnanza, per punirsi della sua debolezza, bevve una bacinella dell’acqua putrida con cui aveva lavato la piaga. Quella notte, in visione, Gesù le fece bere dal suo costato, dicendole: “Tu hai bevuto ciò che era ripugnante per amore mio; ora bevi ciò che è dolce.”

La “Bella Brigata”: I Discepoli di Caterina

La santità di Caterina attrasse presto un gruppo di discepoli di ogni ceto sociale. C’erano sacerdoti, frati, suore, nobili, artigiani, persone sposate e celibi. Questo gruppo fu affettuosamente chiamato la “bella brigata” o la “famiglia di Caterina.”

Tra i più importanti c’erano:

  • Raimondo da Capua, il suo confessore e biografo, che divenne poi Maestro Generale dell’Ordine Domenicano
  • Stefano Maconi, nobile senese che divenne poi Priore della Certosa di Pavia
  • Alessia Saracini, nobile senese, una delle sue più care amiche spirituali
  • Neri di Landoccio dei Pagliaresi, poeta che trascriveva molti dei suoi detti
  • Bartolomeo Dominici, domenicano che l’accompagnava nei viaggi

Caterina li guidava spiritualmente con lettere e conversazioni, li incoraggiava nella virtù, li istruiva nelle verità della fede. Era come una madre spirituale per tutti, nonostante la sua giovane età.

Il Dono del “Dialogo”: Dottrina Mistica

Caterina era illetterata fino all’età di circa vent’anni, quando miracolosamente imparò a leggere in pochi giorni. Solo negli ultimi anni di vita imparò faticosamente a scrivere. Tuttavia, compose opere di straordinaria profondità teologica e mistica attraverso la dettatura.

La sua opera principale è “Il Dialogo della Divina Provvidenza”, dettata in estasi nel 1378. È un capolavoro della teologia mistica, scritto come un dialogo tra l’anima (Caterina) e Dio Padre. I temi principali sono:

  • La Provvidenza divina e la sua cura amorosa per ogni creatura
  • La dottrina delle lacrime e i quattro gradi dell’amore
  • Il “ponte” - Cristo crocifisso come unico ponte tra terra e cielo
  • La verità e la dottrina - l’importanza della retta conoscenza di Dio e di sé stessi
  • La preghiera e l’obbedienza - specialmente l’obbedienza alla Chiesa
  • La Provvidenza divina riguardo all’umanità in generale e alle anime particolari

Le immagini del Dialogo sono potenti e indimenticabili. Caterina parla del “sangue” di Cristo come il prezzo della redenzione, della “cella della conoscenza di sé” come luogo di verità, del “mare pacifico” dell’essere divino. La sua dottrina è profondamente cristocentrica: tutto ruota attorno a Cristo crocifisso, “dolce amoroso Verbo.”

Le Lettere: Consigliera di Papi e Principi

Caterina scrisse (o meglio, dettò) circa 380 lettere che ci sono pervenute. Erano indirizzate a persone di ogni ceto: papi, cardinali, re, regine, condottieri, donne di ogni condizione, religiosi, eremiti, peccatori.

Le lettere sono opere letterarie di grande bellezza, scritte in un volgare toscano vibrante e poetico. Ma sono soprattutto documenti di direzione spirituale e di intervento profetico negli affari della Chiesa e del mondo.

Caterina scrive con autorità straordinaria. A un cardinale che esitava a sostenere il papa, scrive: “Su, su, padre caro! Non più negligenza!” Al papa stesso non esita a dire la verità con franchezza: “Santo Padre, perdonate la mia presunzione in quello che ho detto e dirò… Io, misera e spregevole donna, vi dico da parte di Dio…”

I suoi temi costanti sono:

  • La riforma della Chiesa, corrotta dal nepotismo, dalla simonia e dalla rilassatezza dei costumi
  • Il ritorno del papato da Avignone a Roma
  • La pace tra gli stati cristiani e una crociata contro i Turchi
  • La conversione dei peccatori e la santificazione delle anime

Il Ritorno del Papa a Roma

Dal 1309, i papi avevano risieduto ad Avignone, in Francia, invece che a Roma. Questo periodo, chiamato “cattività avignonese,” aveva indebolito l’autorità spirituale del papato e causato grande scandalo.

Caterina vide nel ritorno del papa a Roma una necessità assoluta per la riforma della Chiesa. Con preghiere, lettere e infine con la sua presenza personale ad Avignone, lavorò instancabilmente per questo scopo.

Nel 1376, a ventinove anni, Caterina andò ad Avignone come ambasciatrice della Repubblica di Firenze (che era in guerra con il papa) per negoziare la pace. Ma il suo vero scopo era convincere Papa Gregorio XI a tornare a Roma.

Caterina ebbe diversi colloqui privati con il papa. Gli parlò con straordinaria libertà, esortandolo a essere coraggioso, a riformare la Chiesa, e soprattutto a lasciare Avignone. Gregorio XI era un uomo pio ma indeciso, circondato da cardinali francesi che lo volevano tenere ad Avignone. Ma Caterina gli rivelò un segreto: anni prima, Gregorio aveva fatto privatamente voto di ritornare a Roma se fosse diventato papa. Nessuno conosceva questo voto, eppure Caterina lo sapeva per rivelazione divina. Colpito da questo segno, Gregorio si decise.

Il 13 settembre 1376, Papa Gregorio XI lasciò Avignone. Il 17 gennaio 1377, dopo un viaggio difficile, entrò a Roma. Il papato era tornato alla sua sede legittima dopo settant’anni. Caterina aveva ottenuto ciò per cui aveva pregato e lavorato instancabilmente.

Il Grande Scisma d’Occidente

Papa Gregorio XI morì nel marzo 1378. Nel conclave tumultuoso che seguì, fu eletto l’arcivescovo di Bari, che prese il nome di Urbano VI. Era italiano, il primo papa italiano dopo sette papi francesi consecutivi.

Urbano VI era un riformatore zelante ma privo di tatto diplomatico. Il suo modo brusco alienò i cardinali, specialmente quelli francesi. Pochi mesi dopo, tredici cardinali, sostenendo che l’elezione di Urbano era stata invalida perché fatta sotto la pressione della folla romana, elessero un altro papa, Clemente VII, che si stabilì di nuovo ad Avignone.

Così cominciò il Grande Scisma d’Occidente (1378-1417), una delle crisi più devastanti nella storia della Chiesa. L’Europa cristiana si divise: alcune nazioni riconoscevano Urbano VI, altre Clemente VII. C’erano due papi, due collegi cardinalizi, due curie, ciascuna che scomunicava l’altra.

Caterina non ebbe dubbi: Urbano VI era il vero papa, legittimamente eletto. Dedicò gli ultimi due anni della sua vita a sostenerlo, difenderlo e lavorare per l’unità della Chiesa.

Urbano VI chiamò Caterina a Roma nel novembre 1378. Ella obbedì immediatamente, lasciando Siena per l’ultima volta. A Roma, visse con la sua “famiglia” in una piccola casa vicino a Santa Maria sopra Minerva.

Pregava per ore nella basilica di San Pietro, offrendo se stessa come vittima per la Chiesa. Scriveva lettere ai cardinali e ai principi, supplicandoli di restare fedeli al legittimo papa. Digiunava rigorosamente, indebolendo ulteriormente il suo corpo già esausto dalle penitenze e dalle malattie.

Le Stimmate Invisibili

Nel 1375, a Pisa, mentre pregava davanti a un crocifisso nella chiesa di Santa Cristina, Caterina ricevette le stimmate. Cinque raggi di luce sangue scesero dal crocifisso e colpirono le sue mani, i suoi piedi e il suo costato sinistro.

Caterina, per umiltà, pregò che le stimmate rimanessero invisibili. La sua preghiera fu esaudita: mentre viveva, nessuno vedeva i segni esteriori, ma Caterina soffriva dolori continui e intensi, come se fosse veramente crocifissa. Dopo la sua morte, le stimmate divennero visibili.

Gli Ultimi Mesi: Vittima per la Chiesa

I primi mesi del 1380 furono di indicibile sofferenza per Caterina. Il suo corpo, esausto da anni di digiuni e penitenze, cominciò a cedere. A gennaio ebbe un ictus mentre pregava in San Pietro. Rimase paralizzata dalla vita in giù.

Per otto settimane, Caterina giacque su una tavola di legno (rifiutava un letto morbido), incapace di muoversi, tormentata da dolori atroci. Ma la sua mente rimaneva lucida e il suo spirito forte. Continuava a dettare lettere, a consigliare i suoi discepoli, a offrire le sue sofferenze per la Chiesa.

Il 29 aprile 1380, domenica della Divina Misericordia, all’età di trentatré anni, Caterina morì. Le sue ultime parole furono: “Sangue! Sangue!” - invocando il Sangue prezioso di Cristo che aveva amato così intensamente tutta la vita.

Era circondata dalla sua “famiglia” spirituale. Tutti piansero la perdita della loro madre e maestra. Il suo corpo fu sepolto nel cimitero di Santa Maria sopra Minerva a Roma, dove riposa ancora oggi.

Culto, Canonizzazione e Dottorato

Subito dopo la morte, Caterina fu venerata come santa dal popolo. I miracoli si moltiplicarono presso la sua tomba.

Fu canonizzata da Papa Pio II (senese anche lui) nel 1461.

Nel 1939, Papa Pio XII la proclamò compatrona d’Italia insieme a San Francesco d’Assisi.

Nel 1970, Papa Paolo VI la dichiarò Dottore della Chiesa, la prima donna a ricevere questo titolo (insieme a Santa Teresa d’Avila). Questo riconoscimento ufficiale attestò che il suo insegnamento è di valore universale per tutta la Chiesa.

Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II la proclamò compatrona d’Europa insieme a Santa Brigida di Svezia e Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).

Eredità Spirituale

Santa Caterina da Siena rimane una delle figure più straordinarie e influenti della storia della Chiesa. La sua vita e i suoi insegnamenti continuano a ispirare milioni di credenti.

I suoi doni e le sue lezioni principali includono:

  1. L’unione con Dio attraverso la preghiera contemplativa: Caterina dimostrò che la contemplazione mistica non è riservata ai monaci nei chiostri, ma è accessibile anche ai laici nel mondo.

  2. La carità eroica: Il suo servizio instancabile ai più poveri e respinti della società è un modello di amore cristiano incarnato.

  3. Il coraggio profetico: Caterina parlò la verità al potere con franchezza, correggendo anche i papi quando necessario, sempre con rispetto ma senza paura.

  4. L’amore appassionato per la Chiesa: Nonostante vedesse chiaramente tutti i peccati e le debolezze nella Chiesa del suo tempo, Caterina l’amò con amore totale e lavorò instancabilmente per la sua riforma e unità.

  5. La cella interiore: Caterina insegnò che la vera solitudine con Dio può essere trovata nel cuore, anche in mezzo alle attività e alle distrazioni del mondo.

  6. Cristo crocifisso come centro: Tutta la spiritualità di Caterina ruota attorno a Cristo crocifisso - “dolce amoroso Verbo” - e al suo Sangue prezioso versato per la salvezza delle anime.

  7. La “santa pazzia” dell’amore divino: Caterina parlava spesso di essere “ubriaca” e “impazzita” per l’amore di Dio - un amore così intenso da far sembrare tutto il resto insignificante.

Le sue parole risuonano ancora oggi con forza e bellezza. “Siate quello che Dio vuole che siate e darete fuoco a tutto il mondo” rimane un appello potente per ogni cristiano a vivere pienamente la propria vocazione.

Santa Caterina da Siena, vergine, dottore della Chiesa, mistica, riformatrice, pacificatrice - prega per noi e ottienici dal tuo Sposo celeste la grazia di amarlo come tu lo hai amato, con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente e con tutte le forze.