Novena a Santa Chiara d’Assisi

Read in English

Informazioni su Novena a Santa Chiara d'Assisi
Inizio della Novena:2 agosto
Festa:11 agosto
Nascita:1194
Morte:1253
Santo patrono di televisione, malattie degli occhi, lavandaie, ricamatrici, buon tempo
Intercede App
📱 Non perdere mai un giorno di preghiera
Promemoria giornalieri + intenzioni di preghiera + preghiere di gruppo
SCARICA APP
Novena a Santa Chiara d'Assisi Image

Puoi pregare la completa Novena a Santa Chiara d'Assisi qui sotto.

Giorno 1

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dagli scritti di S. Chiara

Come dunque la gloriosa Vergine delle vergini portò Gesù materialmente, così anche tu, seguendo le sue orme, specialmente quelle di umiltà e povertà, senza alcun dubbio lo puoi sempre portare spiritualmente nel tuo corpo casto e verginale, contenendo colui dal quale tu e tutte le cose sono contenute, possedendo ciò che si possiede più saldamente rispetto agli altri possessi transitori di questo mondo.

Litanie:

Salve nuova Maria
Salve aromatico incenso di preghiera.
Salve fiore di letizia spalancato alla vita
Salve lampada d’amore presso l’altare
Salve donna del Vangelo
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Giorno 2

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dalle lettere di S.Chiara.

Memore del tuo proposito tieni sempre davanti agli occhi il punto di partenza. I risultati raggiunti, conservali; ciò che fai, fallo bene; non arrestarti, ma anzi, con corso veloce e passo leggero, con piede sicuro, che neppure alla polvere permette di ritardarne l’andare, avanza confidente e lieta nella via della beatitudine che ti sei assicurata. Attaccati, vergine poverella, a Cristo povero.

Litanie:

Salve sposa che procedi appoggiata al Diletto
Salve giovane ascoltatrice di parole ardenti
Salve gaudiosa memoria di Gesù
Salve voce di santo conversare
Salve inno di continuo ringraziamento
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Giorno 3

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dalle lettere di S.Chiara

Davvero posso rallegrarmi, e nessuno potrebbe strapparmi da questa gioia, poiché ho raggiunto quello che ho desiderato sotto il cielo, dal momento che vedo te trionfare in una maniera, direi, terribile e incredibile, sostenuta da una prerogativa meravigliosa della sapienza che procede da Dio medesimo, sulle astuzie dello scaltro serpente, sulla superbia, che è rovina dell’umana natura, e sulla vanità, che rende fatui i cuori degli uomini. E ti ammiro ancora stringere a te, mediante l’umiltà, con la forza della fede e le braccia della povertà, il tesoro incomparabile, nascosto nel campo del mondo e dei cuori umani, col quale si compra Colui che dal nulla trasse tutte le cose.

Litanie:

Salve donna sicura per l’intrepida fede
Salve prudente fanciulla ricca di grazia
Salve tu che contempli la gioia eterna
Salve tu che aneli alle nozze eterne
Salve pianticella di Francesco
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Giorno 4

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dalle lettere di S.Chiara

Vedi che Egli per te si è fatto oggetto di disprezzo, e segui il suo esempio rendendoti, per amor suo, spregevole in questo mondo. Mira, o nobilissima regina, lo Sposo tuo, il più bello tra i figli degli uomini, divenuto per la tua salvezza il più vile degli uomini, disprezzato, percosso e in tutto il corpo ripetutamente flagellato, e morente perfino tra i più struggenti dolori sulla croce. Medita e contempla e brama di imitarlo.

Litanie:

Salve tenerissimo grembo per Gesu’ povero e bambino
Salve amante conforme al Signore povero e crocifisso
Salve vena sorgiva di celesti benedizioni
Salve fuoco d’amore
Salve tu che ti rallegri all’eterno nuziale convito
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Giorno 5

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dalle lettere di S.Chiara

Poni la tua mente nello specchio dell’eternità, poni la tua anima nello splendore della gloria, poni il tuo cuore nella figura della divina sostanza e trasformati tutta, attraverso la contemplazione, nell’immagine della sua divinità. E poiché Egli è splendore della gloria, candore della luce eterna e specchio senza macchia, guarda ogni giorno questo specchio e in esso scruta continuamente il tuo volto.

Litanie:

Salve chiarissima nella luce del Padre
Salve donna segnata dal sigillo della croce
Salve tu che ricordi lodando i benefici del Padre
Salve buonissima nell’umiltà dello Spirito
Salve per te si dà gloria nella Chiesa
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Giorno 6

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dalle lettere di S.Chiara

Perciò, sorella carissima, o meglio signora degna di ogni venerazione, poiché siete sposa, madre e sorella del Signor mio Gesù Cristo, insignita dello smagliante stendardo della inviolabile verginità e della santissima povertà, riempitevi di coraggio nel santo servizio che avete iniziato per l’ardente desiderio del Crocifisso povero. Lui per tutti noi sostenne il supplizio della croce, strappandoci dal potere del Principe delle tenebre, che ci tratteneva avvinti con catene in conseguenza del peccato del primo uomo, e riconciliandoci con Dio Padre. E per avvalermi delle parole medesime dell’Apostolo, ti stimo collaboratrice di Dio stesso e sostegno delle membra deboli e vacillanti del suo ineffabile Corpo.

Litanie:

Salve tu che implori su tutti la grazia dello Spirito
Salve balsamo di tenerezza sulle ferite dei poveri
Salve carezza di bontà sulle malattie dei piccoli
Salve balsamo di compassione sulle piaghe degli ultimi
Salve unguento di speranza su ogni segreto male
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Giorno 7

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dalle lettere di S.Chiara

Sii sempre attenta e vigile nella preghiera. Porta alla sua consumazione il bene che hai incominciato, e adempi il mistero che hai abbracciato in santa povertà e in umiltà sincera.
Non temere, o figlia: Dio, che è fedele in tutte le sue promesse e santo nelle sue opere, effonderà su di te e su tutte le tue figlie la sua benedizione copiosa. Egli sarà il vostro aiuto, il vostro insuperabile conforto, come è il nostro Redentore e la nostra eterna ricompensa.

Litanie:

Salve tu che segui felice i passi di Cristo
Salve tu che senza indugio ti getti nel fuoco dello Spirito
Salve semplice colomba presso la sorgente della vita
Salve terra buona dove pace e giustizia portano frutto
Salve vena sorgiva di celeste benedizione
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Giorno 8

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dal Testamento di S.Chiara:

Il Signore stesso ci collocò come forma, in esempio e specchio non solo per gli altri, ma anche per le nostre sorelle, affinché esse pure siano specchio ed esempio a quanti vivono nel mondo. Avendoci dunque Egli chiamate a cose tanto grandi siamo tenute a benedire molto e a lodare Dio e a fortificarci ancor più a operare il bene nel Signore. Perciò, se avremo vissuto secondo la suddetta forma del Vangelo, lasceremo agli altri un nobile esempio e con una fatica di brevissima durata ci guadagneremo il premio della beatitudine eterna.

Litanie:

Salve premurosa custode del giardino della Parola
Salve voce profetica per un popolo di poveri, piccoli e beati
Salve melodiosa uditrice della santa predicazione
Salve figlia del Padre
Salve madre nello Spirito
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Giorno 9

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiera Introduttiva

O Dio, vieni a salvarmi. Signore vieni presto in mio aiuto (menziona la richiesta qui…).

Preghiera Quotidiana

Dalle lettere di S.Chiara

Se con Lui soffrirai, con Lui regnerai; se con Lui piangerai, con Lui godrai; se in compagnia di Lui morirai sulla croce della tribolazione, possederai con Lui le celesti dimore nello splendore dei santi, e il tuo nome sarà scritto nel Libro della vita e diverrà famoso tra gli uomini. Perciò possederai per tutta l’eternità e per tutti i secoli la gloria del regno celeste, in luogo degli onori terreni così caduchi; parteciperai dei beni eterni, invece che dei beni perituri, e vivrai per tutti i secoli.

Litanie:

Salve hai reso feconda la tua sofferenza
Salve donna nascosta con Cristo in Dio
Salve tu che indichi la povertà di Cristo
Salve fuoco d’amore
Salve beatissima nella strada di Cristo
Salve sposa di Cristo
Salve vera cristiana

Preghiera Conclusiva

Gloria al Padre…
Santa Chiara, prega per noi.

Inviami le Preghiere Esaudite via Email

Send me your answered prayers from the Novena a Santa Chiara d'Assisi

Santa Chiara d’Assisi: La Pianticella di San Francesco

La Giovinezza ad Assisi

Chiara nacque ad Assisi nel 1193 o 1194, in una delle famiglie più nobili e ricche della città, la famiglia degli Offreducci. Suo padre, Favarone di Offreducci, era un cavaliere potente e rispettato. Sua madre, Ortolana, era una donna profondamente religiosa che aveva compiuto pellegrinaggi in Terra Santa, a Roma e a San Michele Arcangelo sul Gargano. La leggenda racconta che mentre Ortolana pregava in chiesa prima della nascita di sua figlia, udì una voce che le diceva: “Non temere, donna, perché felicemente partorirai una chiara luce che illuminerà il mondo intero.” Da questo presagio profetico venne il nome “Chiara.”

Fin dalla prima giovinezza, Chiara mostrò una profonda devozione a Cristo e alla preghiera. Mentre le altre giovani nobili della sua età si interessavano di matrimoni vantaggiosi, feste e ornamenti, Chiara si dedicava alla preghiera, al digiuno e alle opere di carità. Sotto le vesti ricche indossava segretamente il cilicio, e distribuiva ai poveri il cibo destinato alla sua tavola. Il suo cuore era già conquistato da Cristo, e nessun pretendente terreno poteva interessarla.

L’Incontro con Francesco

Nei primi anni del 1200, le strade di Assisi risuonavano delle predicazioni di un giovane convertito di nome Francesco, figlio del ricco mercante Pietro di Bernardone. Francesco aveva rinunciato a tutti i suoi beni, alla sua famiglia e al suo status sociale per vivere in povertà assoluta, predicando il Vangelo e riparando chiese in rovina. Le sue parole infuocate d’amore per Cristo e la sua testimonianza radicale della povertà evangelica toccavano profondamente i cuori.

Chiara, allora diciottenne, sentì parlare di Francesco e rimase profondamente colpita dalla sua predicazione. Nel 1212, riuscì segretamente a incontrare Francesco e a parlargli del suo desiderio di consacrarsi completamente a Cristo. Francesco riconobbe in quella giovane nobile lo stesso ardore spirituale che bruciava nel suo cuore. Insieme progettarono la sua “fuga” dalla casa paterna per abbracciare la vita religiosa.

La Notte della Conversione

La notte della Domenica delle Palme del 1212, Chiara compì il passo decisivo. Mentre la famiglia dormiva, uscì di nascosto dalla casa paterna attraverso la “porta dei morti” (una porta secondaria usata solo per portare fuori i defunti) e corse attraverso i campi fino alla piccola chiesa della Porziuncola, dove Francesco e i suoi frati l’attendevano con torce accese.

In quella umile chiesetta, davanti all’altare della Madonna, Chiara depose le sue vesti ricche e i suoi gioielli. Francesco le tagliò i capelli in segno di consacrazione, e lei indossò un abito di ruvida tela di sacco legato con una corda. In quel momento, Chiara sposò Cristo nella povertà assoluta. Aveva solo diciott’anni, ma la sua decisione era ferma e irrevocabile.

La Persecuzione Familiare

Quando la famiglia di Chiara scoprì la sua fuga, la reazione fu violenta. Gli zii e i parenti, guidati dallo zio Monaldo, si precipitarono al monastero benedettino di San Paolo di Bastia, dove Francesco aveva temporaneamente collocato Chiara. Tentarono con ogni mezzo di riportarla a casa: promesse, minacce, e persino la forza fisica. Ma Chiara si aggrappò all’altare e scoprì il suo capo rasato, dichiarando così pubblicamente la sua consacrazione irrevocabile a Cristo. La famiglia fu costretta a ritirarsi sconfitta.

Francesco poi trasferì Chiara al monastero di Sant’Angelo di Panzo, e infine alla chiesa di San Damiano, la prima chiesa che Francesco stesso aveva ripaarto con le sue mani. San Damiano divenne la culla del secondo ordine francescano, l’Ordine delle Clarisse.

La Fondazione delle Clarisse

Presto altre donne seguirono l’esempio di Chiara. La prima fu sua sorella Agnese, che a soli quindici anni fuggì anch’essa dalla casa paterna per unirsi a Chiara. Seguirono altre compagne, e infine anche la madre di Chiara, Ortolana, e la sua sorella minore Beatrice. Il piccolo convento di San Damiano divenne il focolare di una nuova forma di vita religiosa femminile, caratterizzata da una povertà assoluta che fino ad allora era stata impensabile per i monasteri femminili.

Nel 1216, su insistenza di Francesco e del vescovo di Assisi, Chiara accettò riluttantemente di diventare abbadessa della comunità, carica che mantenne fino alla morte, per quarantadue anni. Nonostante il titolo, Chiara si considerava la serva di tutte le sue sorelle. Lavava i piedi delle suore che tornavano dall’elemosina, serviva personalmente le malate, e si riservava i lavori più umili del convento.

Il Privilegio della Povertà

Una delle battaglie più importanti di Chiara fu la difesa del “Privilegio della Povertà.” I Papi e i cardinali dell’epoca non riuscivano a comprendere come un monastero femminile potesse sopravvivere senza proprietà, senza rendite, senza alcuna sicurezza materiale. Più volte cercarono di imporre a San Damiano l’accettazione di beni e proprietà. Ma Chiara resistette con fermezza indomabile.

Nel 1228, Papa Gregorio IX visitò San Damiano e cercò di convincere Chiara ad accettare alcune proprietà. Chiara rispose: “Santo Padre, liberatemi dai miei peccati, ma non dalla sequela di Cristo.” Il Papa, ammirato da tale determinazione, concesse a Chiara e alle sue sorelle il “Privilegio della Povertà” - il privilegio unico di non possedere nulla, di vivere in assoluta povertà evangelica. È l’unico caso nella storia della Chiesa in cui un privilegio pontificio consiste nel permesso di essere poveri!

La Regola di Santa Chiara

Chiara non si accontentò del privilegio orale. Voleva una Regola propria, scritta, che garantisse per sempre alle sue figlie il diritto alla povertà assoluta. Negli ultimi anni della sua vita, Chiara scrisse la prima Regola per donne scritta da una donna nella storia della Chiesa. La “Regola di Santa Chiara” pone al centro la povertà evangelica, seguendo l’esempio di Cristo povero e crocifisso.

La battaglia per l’approvazione della Regola durò anni. I Papi erano riluttanti ad approvare una forma di vita così estrema per le donne. Ma Chiara non cedette mai. Solo due giorni prima della sua morte, il 9 agosto 1253, Papa Innocenzo IV approvò finalmente la Regola di Chiara. Quando le portarono il documento papale, Chiara lo baciò con gioia e lo tenne stretto al petto. Aveva vinto la sua battaglia. Morì in pace due giorni dopo, l’11 agosto 1253, all’età di cinquantanove anni.

I Miracoli di Santa Chiara

Durante la sua vita, Chiara fu protagonista di diversi eventi miracolosi. Il più famoso è l’episodio delle truppe saracene che nel 1240 assalirono San Damiano. I soldati dell’imperatore Federico II, che includevano mercenari saraceni, stavano per invadere il monastero. Chiara, gravemente malata, si fece portare alla porta del monastero portando con sé l’Eucaristia nel tabernacolo. Si inginocchiò davanti agli assalitori tenendo l’ostensorio e pregò: “Signore, proteggi queste tue serve che io non posso proteggere.” Una voce interiore le rispose: “Io vi custodirò sempre.” Improvvisamente, un terrore inspiegabile colpì i soldati, che fuggirono in preda al panico.

Un altro episodio straordinario riguarda la visione del Presepe. Una notte di Natale, Chiara era troppo malata per partecipare alla Messa di mezzanotte nella basilica di San Francesco. Miracolosamente, vide e udì l’intera celebrazione come se fosse presente. Per questo motivo, Papa Pio XII la proclamò nel 1958 patrona della televisione, riconoscendo in quel miracolo un’anticipazione della trasmissione a distanza di immagini e suoni.

Lo Specchio dell’Eternità

Uno degli aspetti più profondi della spiritualità di Chiara è la sua devozione a Cristo come “specchio.” Nelle sue lettere, particolarmente quelle indirizzate a Sant’Agnese di Praga, Chiara invita ripetutamente a guardare Cristo come in uno specchio: “Poni la tua mente nello specchio dell’eternità, poni la tua anima nello splendore della gloria, poni il tuo cuore nella figura della divina sostanza e trasformati tutta, attraverso la contemplazione, nell’immagine della sua divinità.”

Per Chiara, guardare Cristo significa guardarsi in Lui come in uno specchio perfetto, vedere in Lui chi siamo chiamati a essere, e trasformarci progressivamente nella sua immagine attraverso la contemplazione e l’imitazione. Cristo è lo specchio senza macchia nel quale vediamo la nostra vera identità di figli di Dio.

Chiara e Francesco: Un’Amicizia Santa

Il rapporto tra Chiara e Francesco è uno dei più bei esempi di amicizia spirituale nella storia della santità. Francesco chiamava Chiara “la mia pianticella,” riconoscendo in lei il primo frutto femminile del suo movimento evangelico. Chiara, dal canto suo, chiamava Francesco “padre” e lo considerava suo maestro e guida spirituale.

Nonostante le rigide clausure dell’epoca, Francesco e Chiara mantennero una profonda comunione spirituale. Si incontravano raramente, ma quando lo facevano, le loro conversazioni erano così elevate che i testimoni raccontavano di aver visto il convento illuminato come da fuoco celeste. Una volta, durante un pasto insieme, erano così assorti nella contemplazione di Dio che la gente di Assisi, vedendo le fiamme, corse pensando che San Damiano fosse in fiamme. Trovarono invece Francesco e Chiara con i loro compagni in estasi.

La Clausura Contemplativa

A differenza di Francesco, che girava per il mondo predicando, Chiara visse per quarantadue anni dentro le mura di San Damiano, mai uscendone. La sua era una vita di stretta clausura contemplativa. Ma questa clausura non era una prigione o una limitazione: era piuttosto una scelta d’amore, uno spazio sacro dove contemplare senza distrazioni il volto di Cristo.

Dalla sua cella povera e dalla piccola chiesa di San Damiano, Chiara esercitava un influsso spirituale che si estendeva ben oltre quelle mura. Le sue lettere raggiungevano principesse e regine, come Sant’Agnese di Praga, figlia del re di Boemia, che rinunciò a tre proposte matrimoniali regali per seguire l’esempio di Chiara. La fama della sua santità attirava vescovi, cardinali e persino i Papi a visitare l’umile monastero di San Damiano.

La Povertà Radicale

La povertà che Chiara abbracciò era più radicale di quella di qualsiasi altro ordine religioso dell’epoca. Non si trattava solo di povertà personale (alla quale erano già tenuti tutti i religiosi), ma di povertà comunitaria assoluta: nessuna proprietà, nessuna rendita, nessun bene immobile, nessuna sicurezza materiale. Le sorelle vivevano letteralmente giorno per giorno, confidando nella Provvidenza divina.

Questa forma di vita sembrava follia agli occhi del mondo, e persino agli occhi di molti ecclesiastici dell’epoca. Ma per Chiara era l’unico modo di seguire perfettamente Cristo povero. Come scrisse nelle sue lettere: “Attaccati, vergine poverella, a Cristo povero.” La povertà non era per Chiara una semplice rinuncia ascetica, ma un modo di unirsi sponsalmente a Cristo, che “da ricco che era, si è fatto povero per voi” (2 Cor 8:9).

Chiara e l’Eucaristia

La devozione di Chiara all’Eucaristia era ardente e profonda. San Damiano era stato costruito accanto alla chiesa dove si celebrava quotidianamente la Messa, e Chiara partecipava con intensa devozione. Durante i suoi lunghi anni di malattia, quando non poteva alzarsi dal letto, faceva aprire la porta della sua cella verso l’altare per poter seguire almeno da lontano la celebrazione.

Il miracolo della liberazione di San Damiano dai Saraceni, dove Chiara si presentò agli assalitori con l’Eucaristia, rivela la sua fede nella presenza reale di Cristo nel Sacramento. Per lei, l’Eucaristia non era un simbolo ma la presenza viva e potente del suo Sposo divino. Come scrisse: “Contenendo colui dal quale tu e tutte le cose sono contenute.”

Gli Ultimi Anni e la Morte

Gli ultimi ventotto anni della vita di Chiara furono segnati da gravi malattie. Soffriva di varie infermità, probabilmente aggravate dalle severe penitenze e dai digiuni dei primi anni. Ma non si lamentò mai. Anzi, diceva: “Da quando ho conosciuto la grazia del mio Signore Gesù Cristo per mezzo del suo servo Francesco, nessuna pena mi è stata molesta, nessuna penitenza troppo dura, nessuna infermità troppo grave.”

Durante la sua ultima malattia, fu visitata dal Papa Innocenzo IV e da numerosi cardinali. Il Papa le diede l’assoluzione personale e la benedizione apostolica. Le sue sorelle la circondavano piangendo, ma Chiara le consolava: “Volete impedirmi di andare al Signore?” Parlava con il Signore come con lo Sposo che veniva finalmente a prenderla per le nozze eterne.

Morì serenamente l’11 agosto 1253, pronunciando le parole: “Va sicura, perché hai buona scorta per il tuo viaggio. Va, perché Colui che ti ha creata ti ha santificata, e sempre custodendoti, ti ama come una madre il suo figlio.” Non è chiaro se parlasse a se stessa o se vedesse la Vergine Maria venirle incontro. Due anni dopo, nel 1255, Papa Alessandro IV la canonizzò, un tempo record per l’epoca.

L’Eredità Spirituale

Santa Chiara lasciò un’eredità spirituale che continua a vivere ancora oggi. L’Ordine delle Clarisse, che lei fondò, si è diffuso in tutto il mondo con migliaia di monasteri. La sua Regola, incentrata sulla povertà evangelica radicale e sulla vita contemplativa, continua a ispirare generazioni di religiose.

Ma l’eredità di Chiara va oltre il suo Ordine religioso. La sua testimonianza di fede radicale, di povertà gioiosa, di fedeltà incrollabile alla propria vocazione, parla a tutti i cristiani di ogni epoca. In un mondo ossessionato dalla ricchezza materiale, dalla sicurezza economica, dal possesso di beni, Chiara grida con la sua vita: “La vera ricchezza è Cristo! La vera sicurezza è confidare in Dio! La vera gioia è nella povertà evangelica!”

Chiara e la Donna nella Chiesa

Santa Chiara rappresenta anche un momento importante nella storia della donna nella Chiesa. In un’epoca in cui le donne avevano pochissimo spazio di autonomia e di espressione, Chiara riuscì a fondare un Ordine religioso, a scriverne la Regola, a guidare una comunità per quarantadue anni, a resistere all’autorità di Papi e cardinali quando difendeva la sua vocazione alla povertà. La sua è una voce femminile forte, chiara (il nome è profetico!), che risuona attraverso i secoli.

Le sue lettere, particolarmente quelle a Sant’Agnese di Praga, sono capolavori di teologia mistica e di direzione spirituale. In esse, Chiara si rivela come una guida sapiente, una contemplativa profonda, una donna di grande cultura spirituale e di straordinaria forza d’animo.

Conclusione

Santa Chiara d’Assisi ci insegna che la vera libertà si trova nella povertà evangelica, la vera gioia nell’abbandono totale a Cristo, la vera luce nella contemplazione del volto di Dio. Come una lampada che arde nascosta nella clausura, ha illuminato il mondo intero con la luce della sua santità. Come profetizzò la voce misteriosa a sua madre prima della sua nascita: “Partorirai una chiara luce che illuminerà il mondo intero.”

Affidiamoci alla sua intercessione, chiedendole di aiutarci a guardare Cristo come nello specchio dell’eternità, a seguirlo nella via della povertà evangelica, e a vivere con la stessa gioia e lo stesso amore con cui lei visse per quarantadue anni a San Damiano, sposa fedele del Cristo povero e crocifisso.

Come lei stessa scrisse nelle sue ultime parole alle sue figlie: “Benedico voi in vita mia e dopo la mia morte, come e più che posso, con tutte le benedizioni con le quali il Padre delle misericordie ha benedetto e benedirà nel cielo e in terra i suoi figli e le sue figlie.”